Presentazione

Sono una ex docente di latino e greco, in pensione da un paio di anni. Nel corso della mia quarantennale esperienza didattica – equamente divisa tra ginnasio e liceo – mi è capitato di scrivere moltissimo: o perché i testi in adozione non mi soddisfacevano, o perché dovevo cercare di adattarmi alle diverse esigenze di classi sempre nuove, o perché mi piaceva inventare strumenti nuovi e inusuali. Ho pensato, con un pizzico di immodestia, che tutta questa mole di materiale didattico potesse servire a qualche collega, se non altro come spunto e stimolo a “inventare”. Per questo ho messo tutto a disposizione di chiunque lo  desideri, nella speranza ( o illusione?) che il lavoro svolto possa ancora avere qualche utilità, in un momento in cui la scuola, e il liceo classico in particolare, devastato da decenni di pseudo riforme scriteriate, sono in coma profondo. Pur essendo convinta – con il pessimismo della ragione, come si suol dire – che l’attuale imbarbarimento sia frutto di una precisa scelta politica, mi auguro – con l’ottimismo  della volontà – che anche il presente “secolo oscuro” tramonti e che si possa ritornare con passione allo studio della civiltà classica e alla ricerca delle nostre radici. Perché distruggere ogni memoria del proprio passato è estremamente pericoloso. Perché se si vuole trasformare la realtà che ci circonda è indispensabile aiutare i giovani a formarsi una coscienza critica, a non lasciarsi irretire dalle lusinghe di un mondo sempre più schiavo del mercato e sempre più disumano. Perché, in un momento in cui si pretende di subordinare la ripresa economica e sociale del nostro Paese all’azzeramento dei diritti dei lavoratori ( inclusi i docenti) e alla loro dequalificazione (v. condizioni attuali dell’università e sistemi di reclutamento), lo studio dei classici ci aiuta a non chinare la testa davanti a nessuno e a “resistere, resistere, resistere”. Non a caso inizio con i miei appunti sul Prometeo, la tragedia greca che più amo e che mi è maggiormente congeniale.

Una precisazione: ho scelto lo pseudonimo di “Orbilia” perché detesto il “buonismo” ipocrita oggi imperante nella scuola, che considero elemento non secondario del suo attuale sfacelo. La promozione generalizzata e a buon mercato nasce da motivazioni ignobili (non “perdere clienti”, fare concorrenza agli altri istituti, evitare rogne) e inganna i ragazzi, mandandoli allo sbaraglio ad affrontare un mercato del lavoro sempre più spietato. Del resto, è più facile regalare la sufficienza a tutti che darsi da fare per aiutare gli alunni “deboli” a raggiungerla realmente. Sono stati soprattutto loro, negli anni passati, i principali destinatari del materiale didattico da me elaborato.

Avvertenza: questo sito non è destinato agli studenti “furbi”. Fare “copia e incolla” utilizzando i miei appunti liceali (per le cosiddette tesine) è molto rischioso. Spesso sostengo opinioni diverse da quelle riportate nei manuali: questo, a scuola, mi serviva per suscitare interrogativi, stimolare il dibattito e la riflessione personale sui testi, mettendo in discussione l’autorità “dei testi scolastici e dei loro autori, e anche la mia … con lo scopo di  stimolare l’autonoma capacità critica dei ragazzi. Ma sostenere una tesi implica l’obbligo di argomentarla …  insomma, coloro che cercano aiuto su internet per cavarsela senza troppa fatica faranno bene a evitare il mio sito.

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